Tab Article
Montagna theologica, caverna cosmica o cielo della controriforma, la Cupola di Santa Maria del Fiore ha sempre rappresentato un grandioso programma ideale didattico per l'architettura. Possiamo trascriverlo in un'equazione: l'educazione sta all'ideale come l'architettura sta all'attuale. Un'espressione a quattro incognite vincolate tra loro. Tra queste quella dell'ideale è la meno chiara per le scienze e la più oscura per le coscienze. Comunque, nella cultura del nostro tempo, l'educazione è ridotta ad accumulazione di regole, l'ideale al funzionale, l'architettura a pratica socionormativa, l'attualità a cronologia. In altre parole l'ideale ci richiede sempre un enorme sforzo critico rispetto a tutti i saperi. Esso ci costringe a ripercorrere la biforcazione secolare impressa dalla cultura tecnico-scientifica all'idea di "reale": quella tra trascendenza e immanenza.